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TORINO - LA BASILICA DI SUPERGA

La Basilica di Superga realizzata da Filippo Juvarra tra il 1717 e il 1731, per volere del Re Vittorio Amedeo II di Savoia e ospita nella cripta le Tombe Reali di Casa Savoia, gioiello architettonico  arricchito dalle opere scultoree dei fratelli Collino, Pietro della Vedova e Angelo Cuglierero, artisti del XVIII e XIX secolo.
Tra i personaggi più importanti sepolti a Superga si ricordano Re Carlo Alberto di Savoia Carignano, la Regina Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, Maria Vittoria Dal Pozzo Della Cisterna che fu anche regina di Spagna dal 1870 al 1873, il primo Re di Sardegna Vittorio Amedeo II e suo figlio Carlo Emanuele III.Il complesso monumentale ospita anche la Sala Papi, con una collezione pittorica unica nel suo genere e gli Appartamenti Reali con il Salone del Re, ricchi di significative testimonianze di artisti attivi a Torino nella metà dell’ottocento.
Le dimensioni della Basilica di Superga sono imponenti: la lunghezza è di 51 m. mentre la cupola è alta 75 m. Queste caratteristiche combinate all'altezza del colle (672 m) la rendono visibile anche da distanze lontane ed in primo luogo da Torino, tanto da risultare uno dei monumenti simbolo della città.
Per godere dello splendido panorama sulle Alpi, si può accedere alla scalinata di 131 gradini che conduce alla Cupola juvarriana.La Basilica interna si presenta a pianta circolare con sei cappelle laterali, sormontate da una grande cupola barocca¸ la facciata esterna è preceduta da un pronao monumentale sorretto da otto colonne corinzie di ispirazione classica. Ai lati del corpo centrale della cupola si elevano due campanili gemelli, nei quali è possibile riscontrare l'influenza del Borromini.Superga

La Basilica è dedicata alla Madonna delle Grazie, la cui statua lignea è conservata nella Cappella del Voto.

Sul colle, già dal 1461, ben prima che la Basilica fosse edificata, si trovava una chiesetta, parrocchia per i fedeli del posto. A quei tempi il colle era “un monte acuto, e sul finire di esso una chiesa con tre altari situata nel luogo stesso ove ora si trova la chiesa della Regia Congregazione di Superga, ma in un sito più in alto”, dedicata alla Madonna ma anche a S. Antonio e S. Grato.

Nel 1706, prima dello scontro decisivo con i francesi, Vittorio Amedeo II e il cugino Eugenio di Savoia – Soissons, salirono sul colle di Superga per vedere dall’alto lo schieramento delle truppe nemiche e scegliere la migliore strategia per liberare Torino dall’assedio. Proprio sul colle il duca fece voto alla Vergine Maria, promettendo che, in caso di vittoria, avrebbe fatto costruire una santuario a lei dedicato.
Per questo motivo la Basilica è considerata un monumento celebrativo.

La costruzione viene affidata a Filippo Juvarra che non si limita a progettare la Basilica, ma lascia istruzioni molto dettagliate anche sui materiali da utilizzare e sulle decorazioni interne. I mattoni dovevano avere dimensioni precise, ed erano cotti sul colle. Il ferro da utilizzare era quello di Augusta di Ceres ed istruzioni molto dettagliate vengono date dall’architetto messinese riguardo ai marmi da utilizzare: verde di Susa, nero di Como, giallo di Verona, bianco di Brosasco e di Carrara, persichino di Saravezza.

Pur mantenendo chiara la sua vocazione religiosa, è una meta turistica imperdibile: migliaia di visitatori l’anno la scelgono per i motivi più diversi: pellegrini, appassionati di arte e storia, amanti dello sport o delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche.

Purtroppo la Basilica è stata teatro di una tragedia, tutta Italia ricorda qual triste giorno: il 4 maggio del 1949 alle 17:30, un aereo con a bordo la squadra del Torino si schiantò contro il muraglione della Basilica di Superga.

L’aereo stava riportando a casa l’intera squadra dopo una partita amichevole effettuata a Lisbona e le vittime furono 31. In quell’incidente perse la vita l’intera squadra del Torino e molti dei dirigenti e accompagnatori, l’equipaggio e tre noti giornalisti italiani.
Il presidente del Torino non prese parte al viaggio perché malato di influenza. Il duro compito di identificare le salme fu affidato all’ex commissario tecnico della Nazionale Vittorio Pozzo.

Il Torino venne proclamato vincitore del campionato e tutti gli avversari, per le restanti quattro partire, schierarono i giocatori della giovanile.
La tragedia avvenuta nella Basilica di Superga fu davvero sentita da tutta la popolazione e il giorno dei funerali le persone presenti nelle piazze di Torino furono quasi un milione.
Lo shock fu tale che l’anno seguente la nazionale italiana si recò ai mondiali in Brasile in nave.

I resti dell’aereo sono conservati nel Museo del Grande Torino e della leggenda granata a Grugliasco.
Il museo venne inaugurato il 4 maggio del 2008 durante il 59° anniversario della tragedia. Ogni anno il 4 maggio Torino ricorda questo tragico evento e i tifosi e non del Torino si recano a piedi nella Basilica di Superga per assistere alla messa celebrativa e commemorare le vittime.

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