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TEMPERA E GUAZZO

La tempera è una qualunque sostanza agglutinante alla quale viene aggiunto del colore per farlo meglio legare sui supporti siano di legno, muro, tela o altri materiali. Il termine deriva da "temperare" cioè mescolare nella giusta misura- stemperare. I prodotti agglutinanti maggiormente usati sono: il rosso o il bianco d'uovo (rispettivamente per la pittura su legno delle icone e per le miniature), il lattice di fico, l'olio, le gomme animali e vegetali, le cere e le resine. Escluse le cere e le resine che vanno usate a caldo e l'olio che ha avuto un suo sviluppo indipendente, sono considerate tempere tutti i colori realizzati con leganti solubili in acqua, particolarmente la tempera a uovo che ha la sua massima diffusione dal Medioevo al Quattrocento per la pittura su tavola.Il tuorlo è un legante ideale per i pigmenti colorati, la parte proteica dell'uovo conferisce corposità all'emulsione perchè i grassi hanno una funzione plastificante e sono in grado di assorbire il colore in modo da evitare che si separi dal composto.
Le tavole dove sono eseguiti i dipinti sono ricavate dal taglio radiale di alberi come il pioppo, quercia, abete e alberi da frutto e vengono private dalle resine e dai tannini mediante immersione per lungo tempo in acqua corrente. Vengono fatte stagionare e preparate con molte mani di colla e gesso che vengono raschiate prima dell'applicazione della mano successiva. Alla fine del procedimento si ha una tavola perfettamente liscia e compatta pronta a ricevere il disegno e poi il colore.
Sui dipinti a tempera su tavola, a volte venivano applicate delle lamine di stagno al posto di dipingere le armature e si usava anche messo nel sottofondo per ottenere delle venature lucide che volevano imitare le stoffe intessute in oro.
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 Crocefisso (part.)1187 tempera su tavola- Duomo di Spoleto. 
La tavola di Sozio è ricoperta su tutta la superficie con striscie di pergamena a loro volta ricoperte
da più strati di gesso e colla. Questa tecnica è molto diffusa in Italia nel XII secolo.

Il guazzo

Il guazzo è un tipo di tecnica a tempera in cui i colori utilizzano come legante materiali collosi solubili in acqua. Queste sostanze possono essere di origine vegetale o animale come la gomma arabica e le gelatine, ricavate dalla bollitura della pergamena, o la colla di caseina.
Il guazzo è anche chiamato "tempera magra" ed è caratterizzato da una grande facilità di stesura e il film pittorico prodotto può essere molto sottile. I colori legati con la colla si distinguono dalle altre tecniche per i toni più chiari e opachi, molto diversi dalla compattezza lucida della tempera all'uovo e dalla trasparenza dell'olio.
Le pitture a guazzo si asciugano molto rapidamente e tendono a schiarire ulteriormente. Il guazzo viene usato raramente su tavola o muro, invece è molto comune nei dipinti su tela e nelle miniature.
Il termine guazzo deriva dal francese gouache che indica una tecnica simile all'acquarello usata anche per disegni e bozzetti.
La differenza tra guazzo e acquerello è che in quest'ultimo si fa uso anche del bianco per schiarire le tinte e si presta a stesure dense.


Andrea Mantegna- Cristo morto- 1500 circa-Pinacoteca di Brera- Milano

 

Parmigianino- Sacra Famiglia (part)-1527/31-Napoli Capodimonte



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