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"Innanzi che più oltre vada, ti voglio insegnare a lavorare d'olio in muro o in tavola, che l'usano molto i
tedeschi, e per lo simile in ferro e in pietra". (Cennino Cennini- 1437)
Nella pittura ad olio la materia colorante costituita da pigmenti ed oli siccativi come l'olio di lino, di noce e di
papavero, a cui vengono aggiunti anche oli essenziali come la trementina che si ricava dalla distillazione delle resine delle conifere
ma anche olio di lavanda e di rosmarino.
Questo tipo di pittura è conosciuta fino dall'antichità e se ne trova menzione anche in trattati sul tema, risalenti
al 1100. I primi grandi esecutori di opere all'olio furono certamente gli artisti fiamminghi, che si caratterizzarono
per l'applicazione degli impasti colorati che avevano come base olio e resine aggiunte a caldo.
Nel nostro paese l'uso della pittura ad olio si afferma verso il XV secolo e in contemporanea nasce anche un nuovo
tipo di supporto più leggero e versatile: la tela.
La pittura ad olio permette una grande quantità di stili, l'artista può decidere lo spessore dello strato colorato e anche la velocità
di essicazione dei colori. Con colori molto diluiti con oli trasparenti si ottengono le velature e una resa dei particolari anche minutissimi
e si possono costruire immagini in profondità.
Usando invece il colore a strati, alle volte misto a sabbia,e usando la spatola al posto dei pennelli, si ottengono dei dipinti
con chiazze di colore forti e piene.
L'olio è conosciuto fin dai tempi antichi perchè veniva usato per aggiunte a secco sugli affreschi, più avanti nei
tempi viene usato su tavola e dal quattrocento su tela e si diffonde dall'area fiamminga a tutta l'Europa.
Le tecniche correlate all'olio sono l'affresco e la tempera grassa.
Una curiosità: Un particolare pigmento usato nell'olio è il " bruno di mummia" che si otteneva dalla decomposizione di mummie
importate clandestinamente dall'Egitto fino dal XII secolo.
Nella pittura moderna e con i colori preparati industrialmente e confezionati in tubetti, il colore può essere usato
anche senza pennelli (come nel quadro di Van Gogh), spremuto direttamente sulla tela e lasciato tale e quale o steso con
le dita. Inoltre vista la vasta gamma in commercio, l'artista ha a disposizione nuove possibilità espressive e anche
l'attrezzatura per dipingere è diventata più leggera e trasportabile ovunque consentendo il lavoro anche all'aria aperta.
Oggi per dipingere ad olio troviamo in commercio già pronto tutto quello che ci serve, dai colori ai pennelli
tondi e morbidi usati generalmente con colore piuttosto liquido e per particolari minuti o piatti e duri per pennellate più corpose.
Poi ci sono le spatole con le teste di tutte le forme e le misure che servono a stendere il colore a strati molto
consistenti e naturalmente non si usano per dipinti con dettagli piccoli.
Ci sono poi vari tipi di tela, dalla grana molto fine alla grossa canapa, anche queste vanno scelte in base al tipo
di lavoro che si vuole eseguire. Non si può dipingere un ritratto a velature su una grossa tela di canapa.
E anche qui si trovano tutte le misure e se non bastassero si trova anche la tela in rotoli da montare sui telai nella
misura che preferiamo. Ci sono anche i cartoni telati che a me danno l'impressione di un supporto per principianti ma
non è vero perchè molti artisti li usano sopratutto se si lavora con grandi strati di colore che sulla tela, una volta
seccati, vista l'elasticità della stessa, potrebbero staccarsi. Praticamente i cartoni sarebbero un po' una variante
moderna della pittura su tavola.
Con questo ultimo articolo penso di aver esaurito tutte le tecniche del disegno e della pittura nei prossimi ci avventureremo
nei campi della scultura, della ceramica, del vetro, del mosaico e di tutto quello che è arte.
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